Sovraindebitamento: nuove storie di rinascita grazie alla Legge 3/2012
La Legge 3/2012 rappresenta oggi uno strumento fondamentale per chi, pur non essendo un imprenditore soggetto a procedure concorsuali, si trova in una situazione di insolvenza. Il meccanismo consente di rinegoziare i debiti con l’approvazione del tribunale, evitando pignoramenti e aggressioni patrimoniali. Non si tratta di un “condono”, ma di un percorso legale che tutela il debitore onesto e i creditori, favorendo un equilibrio tra le parti.
Il commerciante travolto dalla crisi economica
Un titolare di piccolo negozio di abbigliamento, a seguito della crisi del settore e della diffusione dell’e-commerce, si è trovato con debiti per circa 200.000 euro, tra fornitori e istituti di credito. Dopo aver chiuso l’attività, non era in grado di far fronte agli impegni. Attraverso la procedura di liquidazione del patrimonio prevista dalla Legge 3/2012, ha messo a disposizione l’immobile ereditato dai genitori e alcuni beni mobili, riuscendo a coprire circa il 35% del debito. A conclusione della procedura, il tribunale gli ha concesso l’esdebitazione, consentendogli di liberarsi dal residuo e di ripartire con una nuova attività.
La madre separata con mutuo e prestiti
Una donna, dipendente part-time e madre di due figli, si è trovata in forte difficoltà dopo la separazione dal coniuge. Con un mutuo sulla casa e vari prestiti per spese familiari, non riusciva più a sostenere il peso delle rate. Il debito complessivo era di 90.000 euro. Assistita dall’OCC, ha presentato un piano del consumatore che prevedeva il pagamento del 25% del debito in sette anni, utilizzando parte dello stipendio e mantenendo la proprietà della prima casa. La proposta è stata accolta e la donna ha potuto garantire stabilità ai figli, senza rischiare lo sfratto.
Il professionista con cartelle esattoriali
Un geometra libero professionista aveva accumulato oltre 120.000 euro di debiti fiscali e contributivi, complici alcuni anni difficili e il mancato pagamento delle imposte. La pressione di Equitalia (oggi Agenzia delle Entrate-Riscossione) lo aveva condotto sull’orlo della disperazione. Grazie alla Legge 3/2012 ha potuto proporre un accordo di ristrutturazione che prevedeva il pagamento rateale del 40% del debito, ottenendo la sospensione delle procedure esecutive e la possibilità di continuare a lavorare senza la spada di Damocle del pignoramento.
Conclusione
Le esperienze raccontate dimostrano che la Legge 3/2012 è uno strumento concreto per restituire dignità a chi, in buona fede, non riesce più a far fronte ai propri debiti. Famiglie, professionisti e piccoli commercianti possono così evitare il tracollo totale e guardare al futuro con speranza, trasformando una crisi in occasione di ripartenza.