La Legge 3/2012, nota come “legge salva-suicidi”, introduce procedure per risolvere le crisi da sovraindebitamento per soggetti non fallibili.
Offre tre soluzioni: l’accordo di composizione della crisi, il piano del consumatore e la liquidazione del patrimonio.
L’accordo prevede un piano di ristrutturazione dei debiti approvato dai creditori.
Il piano del consumatore, riservato a persone fisiche, non richiede l’approvazione dei creditori ma solo del giudice.
La liquidazione del patrimonio comporta la vendita dei beni per soddisfare i creditori.
La legge mira a offrire una seconda chance a debitori in buona fede, consentendo l’esdebitazione sotto certe condizioni.
Prevede la nomina di un organismo di composizione della crisi per assistere il debitore nel processo.